I missionari della Madonna de La Salette
Il 1° maggio 1852, in una seconda lettera pastorale, dopo aver preannunciato la costruzione di un Santuario sulla montagna dell’Apparizione, il Vescovo di Grenoble aggiunge: «Per quanto possa essere importante l’erezione di un Santuario, vi è ancora qualche cosa di molto più importante: cioè i ministri della Religione, destinati al servizio del Santuario stesso, all’accoglienza dei pellegrini, a predicare la Parola di Dio, all’esercizio del ministero della Riconciliazione, all’amministrazione del sacramento dell’Eucaristia e ad essere per tutti i dispensatori fedeli dei misteri di Dio e dei tesori spirituali della Chiesa. Questi sacerdoti saranno chiamati “ Missionari di N.S. de La Salette”. La loro istituzione e la loro esistenza saranno come il Santuario stesso, un perpetuo ricordo dell’Apparizione misericordiosa di Maria ». Tra i sacerdoti che si impregnano dello spirito dell’Apparizione e si mettono a servizio dei pellegrini, si fa strada sin dall’inizio la chiamata alla vita religiosa.
IL NUOVO ISTITUTO DEVE LA SUA ORIGINE A MARIA E ALLA CHIESA
Il 2 febbraio 1858, sei sacerdoti pronunciano i primi voti conformemente ad una Regola provvisoria. Questa verrà poi adattata ai Fratelli laici nel 1862; gli uni e gli altri formano insieme una medesima famiglia religiosa.
Possiamo dire che questo Istituto deve la sua origine all’intervento di Dio con l’Apparizione e alla mediazione della chiesa. D’altronde questo è l’agire di Dio.
Il Vescovo di Grenoble Mons. Philibert de Brouillard è il Vescovo fondatore che ha saputo individuare il carisma dell’apparizione e fondare il nuovo istituto che immaginava come un gruppo di sacerdoti oblati. Il suo successore Mons. Ginoulhiac il primo legislatore, prepara le prime costituzioni e riceve nelle sue mani i primi voti religiosi. Mons. Fava, terzo successore, è colui che legge nel Messaggio di Maria una forte spinta alla missionarietà e invia in Norvegia i primi missionari. D’altro lato i primi missionari: P. Denaz che scrive al Vescovo sull’ importanza e l’universalità del Messaggio de La Salette e che, per rispondere ai mali che Maria ha ricordato piangendo, occorre che la prima comunità si impegni a vivere i tre voti religiosi. Questa lettera fa parte dei documenti di fondazione del nostro Istituto. Molto importante il P. Archier, uomo molto equilibrato che ha tenuto sempre stretto il rapporto di ricerca e di comunione tra la prima comunità e il Vescovo. Il grande mistico P. Silvano Maria Giraud, secondo superiore generale, uomo di vasta cultura; la sua opera “Prètre et Ostie” è stato il testo usato nei seminari per la formazione dei seminaristi fino al Concilio Vaticano II. Vero mistico che forse più di tutti è riuscito a penetrare e trasmettere la Grazia de La Salette. Nell’Apparizione privilegiava l’aspetto della riparazione. Infine il P. Jean Berthier che ha colto nell’apparizione la forte spinta missionaria. Questo Padre nel 1895 ha fondato a Grave la congregazione dei Missionari della Sacra Famiglia dedita al servizio missionario, alla promozione delle vocazioni religiose e all’assistenza pastorale delle famiglie.
Il primo Capitolo Generale nel 1876 elabora le Costituzioni e orienta la Congregazione verso la Missione, pur conservando nel Carisma l’aspetto della Riparazione.
Il Decreto di “lode” (1879) e il Decreto di “Approvazione” (1890) determinano l’entrata dell’Istituto tra le Congregazioni di Diritto Pontificio.
La Santa Sede approva definitivamente le Costituzioni nel 1926. In questi ultimi anni, la nostra famiglia religiosa si è impegnata nella revisione e nell’aggiornamento delle proprie Costituzioni e delle Norme Capitolari, nello spirito del Concilio Ecumenico Vaticano II e in conformità alle direttive pontificie per il rinnovamento della vita religiosa nel mondo contemporaneo.
Questo lavoro è il frutto della preghiera e della meditazione, della fedeltà e della esperienza delle comunità e dei religiosi di tutte le Province.
Ecco qui dunque le Costituzioni dei Missionari di N.S. de La Salette. Esse sono il mezzo attraverso il quale lo Spirito che anima la Chiesa ci chiama, giorno dopo giorno, alla perfezione della carità nel Cristo, al servizio di tutto il popolo, per la gloria del Padre.