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NEWS LAICI SALETTINI

Dal 30 settembre al 09 Ottobre 2016 si è tenuto a La Salette in Francia il 2° INCONTRO INTERNAZIONALE DEI LAICI SALETTINI. Per vedere tutti i video che la Congregazione ha pubblicato relativi all'evento cliccare sulla foto: 2 incontro internazionale laici salettini

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Il Messaggio di Maria a La Salette

Padre Celeste Cerroni

Padre Celeste Cerroni

di Padre Cerroni Celeste ms.

Qui di seguito viene riproposta la “Buona Notizia”che Maria ha trasmesso per tutta l’umanità (tutto il mio popolo”) ai due pastorelli Massimino e Melania il 19 Settembre 1846. Maria piange durante tutto il lungo messaggio di Riconciliazione; ora lo affida a noi.

«Avvicinatevi, figli miei, non abbiate paura: sono qui per annunciarvi un grande messaggio.

      Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo.

      Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, ho ricevuto l’incarico di pregarlo di continuo; ma voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi.

      Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e non me lo volete concedere. E’ questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio.

      Anche i carrettieri non sanno che bestemmiare il nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono il braccio di mio Figlio.

      Se il raccolto si guasta, la colpa è vostra. Ve l’ho fatto vedere l’anno passato con le patate: voi non ci avete fatto caso. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest’anno, a Natale, non ve ne saranno più. Se avete del grano, non seminatelo. Quello seminato sarà mangiato dagli insetti e quello che maturerà cadrà in polvere, al momento della  battitura. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da convulsioni e moriranno tra le braccia di coloro che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la carestia. Le noci si guasteranno e l’uva marcirà.

      Se si convertono, le pietre e le rocce diverranno mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi.

      Fate la vostra preghiera, figli miei?

– Non molto, Signora – rispondono entrambi.

      Figli miei, bisogna proprio farla, sera e mattino. Quando non avete tempo dite almeno un Pater e un’Ave. Quando potrete fare meglio, ditene di più.

      D’estate, a Messa vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l’estate.         D’inverno, quando non sanno che fare, vanno a Messa, ma solo per burlarsi della Religione.

      In Quaresima vanno in macelleria come i cani.

      “Avete mai visto del grano guasto, figli miei?”

– No, Signora — rispondono.

      Ma tu, figlio mio, certamente una volta lo hai visto con tuo padre, nel campo del Coin. Il padrone del campo disse a tuo padre di andare a vedere il suo grano guasto. Ci andaste tutti e due, prendeste in mano due o tre spighe, le stropicciaste e tutto cadde in polvere. Al ritorno, quando eravate a mezz’ora da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane dicendoti:

      Prendi, figlio mio, mangia ancora del pane per quest’anno, perché non so chi ne mangerà l’anno prossimo, se il grano continua in questo modo.

–          Oh sì, Signora – risponde Massimino – ora lo ricordo. Prima non me lo ricordavo.

      Ebbene, figli miei, lo farete conoscere a tutto il mio popolo.

      Andiamo, figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo».

IL GIUDIZIO UFFICIALE DELLA CHIESA

      Cinque anni dopo, il 19 settembre 1851 – dopo una lunga e rigorosa inchiesta sulla veridicità storica e soprannaturale dell’apparizione e del messaggio, sui fatti, le circostanze, i testimoni – il vescovo di Grenoble, mons. Filiberto de Bruillard, pronuncia il “giudizio canonico” della Chiesa: “Noi dichiariamo che l’apparizione della Santa Vergine a due pastorelli, il 19 settembre 1846, su una montagna della catena delle Alpi, situata nella parrocchia de La Salette, della Vicaria di Corps, reca in se stessa tutti i caratteri della verità e i fedeli hanno fondate ragioni per crederla indubitabile e certa”.

      II vescovo inoltre approva il culto alla Vergine de La Salette, con il titolo di Riconciliatrice dei peccatori.  E in un documento del 1° Maggio 1852, annuncia la costruzione di un Santuario con annessa abitazione per i sacerdoti e ospizio per i pellegrini e fonda un gruppo di sacerdoti diocesani (come gli oblati di Rho) con titolo Missionari di Nostra Signora de La Salette. Nel 1856 i lavori sono terminati e nel 1879 Leone XIII concede, al Santuario, il titolo di BASILICA. Oggi, la CASA DEL PELLEGRINO dispone di 500 posti letto e La Salette è la seconda meta di pellegrinaggi mariani dopo Lourdes. I Missionari de La Salette nel 1858, con i primi voti religiosi, diventano un Istituto religioso diocesano e nel 1878 diventano Istituto di Diritto Pontificio.

LA FORZA SCONVOLGENTE DELLE LACRIME E DEL MESSAGGIO DI MARIA

      Oggi più che mai al santuario della “santa montagna”, come in tutti i luoghi del mondo in cui si venera la Vergine de La Salette, la Madre di Dio, la cui missione non è ancora terminata, sempre sollecita del suo popolo, attrae verso Gesù quanti scoprono la manifestazione della tenerezza di Dio attraverso le sue lacrime. E’ alla luce della Croce gloriosa che occorre ascoltare il suo messaggio: una “Buona Notizia” profondamente incarnata nell’ambiente rurale del XIX secolo, ma sempre attuale perché richiama alla ricerca dei valori essenziali e alle esigenze “forti” della fede.

      I richiami biblici ed evangelici di questo messaggio si inseriscono perfettamente nel solco della missione riconciliatrice della Vergine e di tutta la Chiesa.

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